Dopo l’Estrazione del Dente del Giudizio: quando e cosa mangiare, i punti e il gonfiore.

Come è meglio comportarsi dopo l’estrazione di un dente del giudizio? Dopo quanto tempo è possibile mangiare? Cosa è meglio mangiare? Come gestire i punti e il possibile gonfiore?

L’estrazione di un dente del giudizio è una pratica odontoiatrica abbastanza comune.

I denti del giudizio sono gli ultimi presenti nell’arcata dentale e gli ultimi ad erompere, in genere infatti spuntano nel cavo orale tra i 16 e i 25 anni d’età.

I pazienti mi chiedono spesso per quale ragione i denti del giudizio al giorno d’oggi diano talmente tanti problemi che debbano essere per lo più estratti.

La ragione va ricercata nel tipo di alimentazione abituale: al tempo degli Egizi ad esempio si mangiavano i cereali interi e crudi quindi le ossa della mandibola crescevano sempre più stimolate dal movimento della masticazione e quindi vi era spazio sufficiente per tutti i 32 denti della bocca.

Piano piano la nostra alimentazione è diventata sempre più raffinata anche in termini di dimensioni del cibo e il risultato è che le nuove generazioni hanno quasi sempre problemi di spazio all’interno della bocca.

Ecco perché i terzi molari o anche detti denti del giudizio sono spesso molto “sacrificati” e devono essere estratti: per la mancanza di spazio sopra citata non riescono a spuntare o crescono storti in modo orizzontale nella mandibola  sotto la gengiva tendendo a spingere i denti adiacenti e dando fastidio a tutta l’arcata dentale causando spesso infezioni e dolore.

Un problema con i denti del giudizio può addirittura causare male alle orecchie, dolore alla cervicale, mal di golae d altri sintomi spiacevoli.

Per questo motivo l’opzione di procedere con l’estrazione è una scelta molto frequente.

Per quanto nell’immaginario comune sia una procedura causa di sofferenze indicibili, non è sempre così.

Le tecniche dentistiche hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni: si utilizzano strumenti più funzionali e metodi affinati per l’estrazione dei denti, che rendono molto meno traumatica l’operazione per il paziente.

Gestire al meglio il post-operatorio è poi molto utile per un decorso sereno e una ripresa veloce della masticazione.

Vediamo insieme qualche utile consiglio.

Per il gonfiore dopo l’estrazione usa del ghiaccio

L’applicazione di ghiaccio sulla parte esterna della mandibola, dopo l’operazione, aiuta  a ridurre l’edema e a dare sollievo alla zona su cui si è intervenuti.

È consigliato applicarlo per le 5-6 ore successive all’intervento ad intervalli di 20-30 minuti (naturalmente non a diretto contatto della pelle).

Il gonfiore è una reazione normale, e può durare fino a 3 giorni, per poi diminuire progressivamente.

Somministrazione di antidolorifici, antinfiammatori e antibiotici.

Di solito vengono somministrati antibiotici da un giorno prima dell’intervento oppure dalla sera stessa.

È possibile prendere antidolorifici come ad esempio dei FANS se non si è allergici o la Tachipirina dopo l’operazione, come anche del cortisone per ridurre l’edema e il gonfiore ma è bene che sia il vostro dentista di fiducia a indicarvi la terapia farmacologica da seguire.

Riposo.

Consigliamo sempre di riposarsi dopo un intervento.

Nel caso decida di stenderti, ricorda di mettere un paio di cuscini per mantenere la testa bel sollevata perché la posizione supina tende a far gonfiare di più la parte.

Quando mangiare e cosa.

Si può mangiare SOLO quando abbiamo ripreso il controllo dei movimenti della bocca ed è finito l’effetto dell’anestesia.

Consigliamo per i primi giorni una dieta a base di cibi morbidi, come minestre, puree, frullati, pesce… Evitando gli alimenti troppo caldi o troppo freddi per evitare il sanguinamento (solo durante le prime 24h).

Ti sconsigliamo, nei giorni successivi l’intervento, di assumere zuccheri, bere alcolici e fumare.

Come lavarsi i denti.

Nei giorni successivi all’intervento ti consigliamo di riprendere la normale  igiene orale abituale senza avere paura di fare male nel sito dell’estrazione. A tal proposito è bene strofinare i punti con una garza imbevuta di acqua ossigenata per disinfettare bene la parte che altrimenti potrebbe infettarsi proprio per la presenza di batteri che aderiscono ai punti o comunque nella zona della ferita causando molto dolore.

È bene usare un colluttorio disinfettante con clorexidina al 20% per sciacquare la bocca dopo aver passato lo spazzolino.

Come gestire i punti di sutura.

Come detto poco fa solitamente dopo l’intervento il dentista applica alcuni punti di sutura per aiutare la ferita a rimarginarsi.

Vengono messi quando il paziente è ancora sotto anestesia e quindi non è un’attività dolorosa.

Possono essere utilizzati punti che si riassorbono da soli, oppure i punti classici che vanno tolti dal dentista a distanza di 6-10 giorni.

Anche la rimozione dei punti è un’operazione che non dà fastidi.

Vedrai che queste poche accortezze ti aiuteranno a gestire il post-estrazione di un dente del giudizio in modo poco doloroso.

Se senti che la paura ancora ti accompagna, contattaci e saremo felici di darti ancora più informazioni.